I 4 cantoni in epoca COVID19: aula, classe, tempo e curricolo

   Invia l'articolo in formato PDF   
image_pdfimage_print

rete_numeridi  Daniele Barca

Più volte in questi anni parlando di innovazione e didattica ho constatato che tutte le idee di scuola divergenti dalla prassi in Italia mirano a rompere coerenza e fissità del rapporto tra
• classe come “leva”, data dalla nascita nello stesso anno
• aula come spazio fisico
• tempo inteso come organizzazione oraria dei monte ore
• curricolo inteso come progressione di competenze e contenuti, anche in relazione alla valutazione come feedback

Si trattava di iniziative autonome dei collegi, dei dirigenti, in cui deliberatamente si interveniva su uno o più di queste variabili, che, a loro volta, ne scompigliavano altre. Il più diffuso, forse, era l’intervento che alcune scuole avevano messo in atto realizzando aule disciplinari, aggregazioni diverse di gruppi classe, compattazioni orarie. Quindi la modifica di un “cantone” inevitabilmente comportava a cascata la modifica degli altri. Cambiare i gruppi classe significava intervenire sugli ambienti e talvolta sugli orari. Per citare due esempi, le scuole senza zaino e le scuole DADA.

Analogamente la scuola, per come la conosciamo nella prassi più diffusa, si realizza grazie alla stretta dipendenza tra i quattro cantoni. Semplificando e generalizzando, dà per scontato che la 1B composta da 25 studenti, nati nell’anno X, stiano per un orario definito ma uguale per tutti nell’aula y e ad essi sia “erogata” contemporaneamente la stessa formazione con gli stessi strumenti.

Le soluzioni per un eventuale rientro a scuola a settembre impattano inevitabilmente sui primi tre; l’aula nel suo assetto e nella sua gestione (distanziamento, sanificazioni, turni, ecc.), la composizione della classe (smembrata l’unità-classe), i tempi (diminuzione del monte ore, alternare presenza-distanza, turni, ecc.).

Rimodulare i tre aspetti significa farlo in coerenza e non rende immune il quarto, il curricolo, come sta succedendo oggi nella didattica a distanza dove si essenzializzano anche i contenuti privilegiando e introducendo competenze che hanno a che fare con la vita.

E, probabilmente ne introduce un altro, che può fungere da collante e fil rouge: l’apprendimento a distanza tramite internet.
L’idea di un sistema di istruzione misto, ibrido, aggiunge quest’altra variabile, ma cambia anche le regole del gioco.

Scarica il documento completo