Rientro a scuola, preoccupanti segnali sulle regole

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di Gianfranco Scialpi

Rientro a scuola, manca poco. Preoccupa la tendenza al compromesso sulle regole (Crisanti) per aprire comunque.

Rientro a scuola, la sconfortante dichiarazione di Crisanti

Rientro a scuola, i docenti che hanno seguito in questi mesi tutti gli aggiornamenti sulla riapertura di settembre sono arrivati alla conclusione che le regole stanno subendo dei continui compromessi. Soluzioni finalizzate a far ripartire la scuola. Comunque. L’altro giorno (31 agosto) il virologo Crisanti lo ha dichiarato in modo schietto alla trasmissione In onda (minuto 44:10) : “Nessuno sa se 15 minuti vanno bene, se 20 minuti vanno bene, se mezzo metro va bene…io penso che tutte queste misure sono il risultato di compromessi per mancanza di risorse, in qualche modo per mandare i ragazzini a scuola“.

Alcuni esempi confermano i sospetti

Distanziamento.
Un metro tra un alunno e l’altro (giugno). Un metro tra le rime buccali (agosto)…
Personalità fragili.
Secondo il documento INAIL (aprile 2020) sono innanzitto quelli che superano i 55 anni. Nelle indicazioni dell’Iss (21 agosto 2020) il dato anagrafico non è sufficiente il dato anagrafico per rientrare nella categoria delle persone fragili.
Si legge:  ”Il concetto di fragilità va dunque individuato nelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti (due o più patologie) che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto, anche rispetto al rischio di esposizione a contagio.”
Trasporti pubblici. Il Dpcm del 14 luglio stabiliva che la capienza massima era il 60%. E’ di questi giorni con i contagi che sono tornati a salire l’asticella è stata portata in alto fermandosi al valore dell’80%. E’ consentita la capienza massima (100%) qualora il tragitto sia inferiore ai 15 minuti (conferenza Stato-regioni)
Tampone
E per concludere la chicca! Riporto quanto pubblicato oggi dal Corriere della Sera “ La diagnosi certa si può ottenere solo con il tampone, ma proprio questo esame rischia di paralizzare il mondo della scuola e con quello il lavoro di tanti genitori. In teoria l’esito è garantito nel giro di 48-72 ore, ma nella realtà, si superano i sei giorni per ottenere il risultato… Per questo motivo il Veneto e il Lazio hanno deciso di utilizzare test rapidi (meno accurati) per lo screening nelle scuole e la Liguria sta valutando l’introduzione del test salivare che fornisce il risultato in pochi minuti, massimo mezz’ora“.