Nel decreto del 5 agosto non c’è solo il green pass

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di Marco Campione

Tra il serio e il faceto ho sempre sostenuto che “il diavolo si nasconde nei dettagli” sia un proverbio inventato da qualcuno che si occupava di legislazione, probabilmente di legislazione scolastica.
Prima di dare un giudizio compiuto, è meglio quindi aspettare il testo “bollinato” del decreto approvato ieri.
Per ora abbiamo a disposizione il comunicato stampa del Governo e la conferenza stampa di ieri sera del Ministro Bianchi.
I provvedimenti che riguardano la scuola e che modificano il quadro previgente dovrebbero essere i seguenti:
– Obbligo di mascherina (con le deroghe consuete) sempre e non più, come previsto dalle bozze di piano scuola che recepivano quanto proposto dal CTS, solo quando non sia possibile il distanziamento
– Non cambiano, ma li ribadisco per comodità del lettore, la raccomandazione – quando possibile – del distanziamento di 1 m. e il divieto di permanere nell’edificio scolastico se si hanno febbre o ‘sintomatologia respiratoria’
– Per la gestione delle cosiddette quarantene si rimanda a successive linee guida e protocolli, introducendo però la casistica di classi dove gli studenti ‘abbiano tutti completato il ciclo vaccinale’. Su questo punto le parole chiave sono ‘tutti’ e ‘completato’ (ci torno nel commento finale).
– Presidenti di Regione e Sindaci possono disporre la chiusura delle scuole con alcune limitazioni molto stringenti: solo in zona arancione o rossa, in modo puntuale (no a chiusure generalizzate) e con un provvedimento motivato, “sentite le competenti autorità sanitarie”.
– Obbligo di green pass per il personale scolastico; dopo 5 giorni (ricordo che per il certificato è sufficiente un tampone negativo; anche su questo torno nel commento finale) sospensione dal servizio senza stipendio
– Sarà fatto uno screening di tutta la popolazione scolastica. Si noti che il CTS e la bozza di piano scuola circolata fin qui lo escludevano esplicitamente.

Scriverò nei prossimi giorni qualcosa di più puntuale, ma intanto condivido con voi le mie prime impressioni.

GREEN PASS
La più importante novità è ovviamente l’obbligo di pass per il personale scolastico, che però è fortemente ridimensionata rispetto alle ipotesi più dure che erano circolate: è in vigore solo fino al 31 dicembre, temo possa essere aggirato con una certa facilità (le deroghe e le esenzioni non sono normate) e – soprattutto – va costruito molto bene sul piano normativo per evitare ricorsi. Su questo ultimo punto le bozze che circolano non sono rassicuranti. Ci aggiorniamo con il testo definitivo.

SCREENING STUDENTI
Prima non era previsto e oggi sì. Anzi, prima era esplicitamente escluso. Sono tra quelli che lo hanno chiesto a gran voce e penso che sia una bellissima novità. Adesso bisogna correre perché sia tutto pronto tra poche settimane per svolgerlo velocemente e capillarmente, attivando ogni possibile sinergia tra Ente Locale, ASL e scuola (che purtroppo è anche uno dei punti deboli della gestione dello scorso anno scolastico).

QUARANTENE
Fino a ieri ci si comportava come se non ci fossero personale e studenti vaccinati, oggi fa capolino questa distinzione. Sicuramente, quindi, un passo avanti.
Ancora troppo piccolo a mio giudizio visto che non lo si fa in norma ma si rimanda a futuri protocolli e linee guida e – soprattutto – perché l’unica fattispecie introdotta è quella nella quale TUTTI gli studenti abbiano COMPLETATO il ciclo vaccinale. Ammesso che tutti si attivino tornati dalle ferie (fine agosto, primi di settembre), completeranno il ciclo a metà ottobre e basterà un solo studente non vaccinato per trattare quella classe come un covo di no-vax. Forse si poteva fare di più per aumentare il numero di classi da ricomprendere nella nuova fattispecie.

NORMA “ANTI-EMILIANO”
Se ne parla poco ma probabilmente il provvedimento che più garantirà la didattica in presenza su tutto il territorio nazionale. Se ne parla poco, ma i paletti introdotti a me sembrano sufficienti a impedire che questo o quel caudillo locale facciano la loro propaganda sulla pelle del diritto all’istruzione dei nostri ragazzi. Speriamo non si inventino nulla per aggirarla.