Le nostre preoccupazioni su rientro a scuola e nuovo PEI
Importante presa di posizione del Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno sui problemi del rientro a scuola.
“In vista dell’apertura del nuovo anno scolastico, nel ribadire la disponibilità e la massima collaborazione affinché, nel pieno rispetto delle indicazioni in materia di sicurezza, a tutti gli alunni della scuola italiana e, in particolare, agli alunni con disabilità siano garantiti il diritto allo studio e alla frequenza, chiede che venga posta attenzione alle seguenti questioni:
che in ogni classe, sin dal primo giorno di scuola, siano presenti tutti i docenti,
che sin dal primo giorno di scuola sia assicurato il servizio di trasporto scolastico, in particolare per gli alunni con disabilità, in modo da consentire il diritto alla frequenza, nel rispetto delle norme sulla sicurezza (Sentenza Corte costituzionale n. 275/2016),
che le ore di sostegno attribuite siano assegnate senza spezzare le cattedre, preferibilmente assegnando l’incarico a un unico docente (legge 104/92)
Nuovo PEI: dalla condivisione all’approvazione. Cosa cambia?
di Evelina Chiocca
DIDATTICA PER LA VICINANZA E L’INTEGRAZIONE
di Marisa Faloppa (Comitato per l’integrazione scolastica)
Sul tema didattica a distanza e scuola inclusiva in tempi di Coronavirus molti hanno scritto proponendo elementi di riflessione sul rischio di esclusione, di esasperazione delle differenze e di divario territoriale e socio-economico. Molto si potrebbe dire in merito al fatto che anche gli insegnanti sono diversi, per età e per formazione. Alcuni hanno maggiore dimestichezza con pc e tablet, altri con cellulari, altri ancora, in difficoltà con l’uso delle tecnologie ma ancorati alle relazioni vere, quelle che avvengono in presenza, hanno saputo comunque trovare modalità per mantenere contatti e creare occasioni di vicinanza e di apprendimento.
Che nessuno resti solo
I ragazzi poi sono bravissimi. In particolare quelli della scuola secondaria di primo e secondo grado. Quasi tutti si impegnano o fingono di impegnarsi nelle lezioni a distanza. Molti inaspettatamente hanno confessato che manca loro la scuola. Tra di loro restano in contatto, chiusi nelle loro case e nelle loro stanze, quasi tutti, si collegano coi social, si scambiano informazioni e messaggi. Può succedere però che qualcuno resti fuori da questo circuito virtuoso e virtuale di relazioni spontanee, che sia escluso proprio chi ne ha più bisogno, che qualcuno resti da solo e si senta fuori dal mondo. Può succedere e non solo ai ragazzi con disabilità. Allora, in una scuola che si dichiara inclusiva, spetta ai docenti sollecitare la classe ad un fondamentale dovere di cittadinanza: prestare attenzione e fare tutto ciò che sta nelle nostre mani affinché nessuno si senta solo.
E’ un impegno a cui dovrebbe essere chiamata la comunità scolastica nel suo insieme: i consigli di classe e di sezione, i referenti per la disabilità, gli insegnanti di sostegno, gli educatori assegnati dagli enti locali per l’assistenza educativa specialistica per l’autonomia e la comunicazione.
La cultura del compito e della materia
Senza trascurare l’aspetto della socialità, la scuola deve sostenere il contesto dell’apprendimento disciplinare, il diritto all’istruzione, di cui nessuno deve essere privato anche in periodo di emergenza sanitaria. Spetta alle Istituzioni, alla scuola e agli enti locali, mettere in atto interventi per rimuovere gli ostacoli che impediscono ad alcuni allievi la piena fruizione del diritto allo studio. Se per chi ha difficoltà socio-economiche deve essere assicurata la disponibilità della strumentazione necessaria, per gli allievi con disabilità, in particolare per quelli in situazione di handicap grave, va garantita una mediazione che permetta di collegare le proposte fatte alla classe con gli obiettivi dei loro individuali progetti educativi.
Fondamentale che i consigli di classe conoscano ed attuino metodologie didattiche basate su quella che Piero Rollero definì “cultura del compito e della materia”, spiegando che l’allievo con disabilità deve essere messo in condizione di percepire che le attività della classe non gli sono estranee, che hanno delle caratteristiche proprie, esistono, sono risolvibili e possono essere apprese a diversi livelli e comunque essere partecipate
La normativa che regola l’integrazione ci impone di mantenere il più possibile nel gruppo classe l’alunno con disabilità, per tutte le discipline facendolo partecipare agli stessi apprendimenti e alle medesime lezioni dei compagni, con una metodologia adatta alle sue capacità. E questo è tanto più valido nei periodi in cui si attuano modalità di didattica a distanza.
Si tratta dunque di cogliere negli obiettivi di ogni materia, lezione o attività, un nucleo essenziale, che consenta all’alunno un apprendimento reale, anche se ridotto, in modo che si senta parte integrante della classe. Anche gli alunni in situazione di handicap gravissimo possono partecipare alla cultura del compito. Se pure a volte apparentemente sembra che non apprendano, a livello inconscio interiorizzano comunque alcuni apprendimenti specifici di quella materia, che col tempo potranno riemergere ed essere utilizzati.
Il pensiero pedagogico di Piero Rollero collega la metodologia dell’integrazione scolastica alle indicazioni di Bruner rivolte a tutti gli studenti: “Si può insegnare qualsiasi cosa a qualsiasi persona a qualsiasi età, purchè venga fatto in modo adatto “.
La contitolarità e la condivisione
Perché sia possibile una concreta integrazione degli allievi con disabilità nelle lezioni attuate con modalità di didattica a distanza occorre però che i consigli di classe siano soliti realizzare abitualmente effettiva contitolarità tra insegnanti curricolari e di sostegno, concordando obiettivi, contenuti, modalità di presentazione delle diverse proposte ed i genitori che mediano lo svolgimento dei compiti devono essere coinvolti in modo adeguato.
Anche in tempi di emergenza sanitaria e di didattica a distanza dunque la classe può continuare ad essere comunità di apprendimento in cui la collaborazione tra gli insegnanti sia modello per la cooperazione tra gli allievi, con una precisa attenzione alla cultura dell’accoglienza.
Partecipare per apprendere, uno degli slogan coniati da Mario Tortello, diventa anche in tempi di Coronavirus, la chiave di volta di un’integrazione tesa a sviluppare le competenze intellettive di tutti.
INCLUSIONE SCOLASTICA: LE RADICI ANTICHE DEL FUTURO
Di Simonetta Fasoli
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IL GRUPPO CHE SCRIVE IL PEI SI CHIAMA GLO
Di Evelina Chiocca
Vi è necessità di chiarire che GLO e PEI non sono due “incontri” differenti.
LE CATTEDRE MISTE PER UNA VERA INCLUSIONE
Riflessioni su una nuova prospettiva la cattedra mista
C. Berretta, P. Fasce, E. Chiocca, G Giani, M. Giangulano, T. Naccarato
Italian Journal of Special Education for Inclusion anno III | n. 2 | 2015
PROMEMORIA DEL DOCENTE INCLUSIVO
Integrazione degli alunni con disabilità ruolo degli insegnanti di sostegno e curricolari
Di Claudio Berretta – Handicap & Scuola 187/188
DECRETO SU INCLUSIONE E SOSTEGNO
Alla pagina http://www.pavonerisorse.it/buonascuola/default.htm commenti al decreto sull’inclusione di Raffaele Iosa, Paolo Fasce, Evelina Chiocca, Claudio Berretta
L’insegnante di sostegno: tre proposte a confronto di Claudio Berretta
http://digilander.libero.it/handicapscuola/l’insegnante%20di%20sostegno.pdf
Proposta di legge per migliorare la qualità dell’inclusione scolastica
La proposta contenuta in questo documento è stata predisposta da due importanti associazioni che si occupano di disabilità (FISH e FAND) ed è stata fatta propria da un gruppo di parlamentari del PD che intende portarla all’esame delle Camere.
Proposta di legge disabilita e inclusione
L‘evoluzione dell’insegnante di sostegno
Commento di Claudio Berretta al libro pubblicato da Dario Ianes: “L’evoluzione dell’insegnante di sostegno”.
L’evoluzione insegnante di sostegno
Materiale Convegno Erickson – Rimini- Novembre 2013
Al seguente indirizzo i materiali del Convegno Erickson tenutosi a Rimini nel novembre 2013.
http://www.convegni.erickson.it/qualitaintegrazione2013/atti-del-convegno/
Bisogni educativi speciali: Riprendiamoci la pedagogia
Interventi e diapositive
Intervento di Claudio Berretta
Diapositive
Mozione finale del nono Convegno Internazionale “La Qualità dell’integrazione scolastica e sociale” di Rimini: “Nonostante tutto una diversa scuola è possibile”
http://www.superando.it/2013/11/11/nonostante-tutto-una-diversa-scuola-e-possibile/
Scheda tecnica sulla documentazione necessaria per gli alunni in situazione di handicap.
Alunni disabili: quale documentazione ?
Dall’anno in corso per gli alunni che vengono certificati per la prima voltasi presenta un iter diverso e un po’ più lungo rispetto al precedente. La certificazione si basa sul modello ICF. Presentiamo il DGR 34-2010 che contiene le nuove linee di indirizzo della Regione Piemonte per il diritto all’istruzione ed alla formazione professionale degli allievi con disabilità. Nuove certificazioni. Quale modulistica?
Gruppi h d’istituto
Presentiamo la scheda redatta a suo tempo da Mario tortello sui gruppi handicap di istituto
Gruppo H di scuola: cos’è e come funziona (a cura di Mario Tortello)
La continuità per gli alunni disabili
https://www.gessetticolorati.it/wordpress/wp-content/uploads/2012/11/SCHEDA_continuita_alunni_hc.pdf
La valutazione degli allievi in situazione di handicap
Al seguente indirizzo pubblichiamo una scheda tecnica sulla valutazione degli allievi in situazione di handicap