Sei un mito?

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di Marco Guastavigna

Supponiamo che venga assegnato un compito come quello riprodotto in figura:

 

 

 

 

Supponiamo anche che il medesimo sia uno di molti e che si determini quindi un caso di sovraccarico cognitivo…

Supponiamo infine che le vittime della situazione (non in età per usare direttamente il dispositivo) si ricordino di disporre di parenti con una certa dimestichezza con gli accrocchi della cosiddetta intelligenza artificiale…

… Ecco un possibile sviluppo della vicenda.

  1. “ChatGPT ci può aiutare?”, didascalia della foto dell’esercizio inviata via WhatsApp.
  2. Avvio di una conversazione con ChatGPT: “Ora ti fornisco un racconto che tu dovrai completare tenendo presenti le caratteristiche del racconto mitologico”.
  3. Risposta di ChatGPT: “Certamente! Sarà un piacere aiutarti a completare il racconto mitologico. Per favore, forniscimi il tuo racconto o un inizio, e io lo completerò con elementi e stile tipici di un racconto mitologico.
  4. Dettatura della consegna di lavoro a Microsoft Word e copia e incolla della medesima come prompt: “Zeus era follemente attirato da una donna, Metisi, e voleva farne la sua sposa. Metis era una creatura speciale: figlia di un potente titano di una titanessa generata dalla madre terra, ella era saggia e astuta. Quando Metis si accorse che Zeus la voleva solo per sé, decise di non cedergli di fuggire, sfruttando la propria capacità di trasformarsi. Inseguita da Zeus si tramutò dapprima in un agnello, poi nel vento e infine in un cespuglio di rovi punto ma Zeus non si lasciò ingannare e
  5. Risposta di ChatGPT “perseguì Metis con determinazione. L’ardore di Zeus era insaziabile, e la prospettiva di avere Metis come sua sposa lo spinse a non arrendersi di fronte alle sue trasformazioni. Mentre lei si trasformava da un essere all’altro, Zeus si trasformava anch’egli, seguendola in ogni metamorfosi. Il cielo si riempì di un’aura divina, mentre Zeus e Metis si contendevano attraverso le forme di animali, elementi naturali e oggetti inanimati. La lotta durò giorni e notti, e il mondo intero fu testimone della loro sfida titanica. Alla fine, Zeus si trasformò in un’aquila, e Metis, esausta e sconfitta, si rifugiò nella sua forma originale. Realizzando di non poter sfuggire al potere di Zeus, Metis decise di accettare il suo destino. Si trasformò in un piccolo insetto e si posò sulla mano di Zeus, il quale la prese delicatamente tra le dita. Zeus, colpito dalla determinazione e dall’ingegno di Metis, le chiese di diventare sua consorte, promettendo di rispettarla e onorarla. Metis, con la saggezza di una creatura antica, accettò la proposta di Zeus, sapendo che aveva guadagnato il suo rispetto.
    Da quel giorno, Metis divenne la consorte di Zeus, e insieme regnarono sugli dèi dell’Olimpo. La loro unione portò alla nascita di una figlia, Atena, la dea della saggezza e della guerra strategica, che ereditò l’intelligenza e la determinazione di entrambi i suoi genitori. La storia di Zeus e Metis divenne una leggenda mitologica, celebrata come un esempio di come il rispetto e l’uguaglianza possano prosperare tra gli dèi e gli uomini.
  6. Prompt: Scrivi un testo più semplice, come un ragazzo di 11 anni.
  7. Risposta di ChatGPT: ma Zeus non si è arreso. Lui si è trasformato anche lui, seguendola. La lotta tra Zeus e Metis è andata avanti per giorni e notti, con entrambi che cambiavano forma. Alla fine, Zeus si è trasformato in un’aquila e Metis, esausta, ha deciso di arrendersi. Si è trasformata in un piccolo insetto e si è posata sulla mano di Zeus. Zeus ha visto quanto fosse coraggiosa e intelligente Metis e le ha chiesto di sposarlo. Metis ha accettato, e sono diventati una coppia molto importante tra gli dèi. Hanno persino avuto una figlia chiamata Atena, che è diventata la dea della saggezza e della guerra strategica. La storia di Zeus e Metis ci insegna che il rispetto e l’uguaglianza sono importanti, sia tra gli dèi che tra le persone. E così, Zeus e Metis sono diventati una leggenda mitologica che ci ricorda l’importanza di trattare gli altri con rispetto.
  8. Prima riscrittura del testo copiato e incollato da parte di Canva Scrittura Magica: Zeus non si arrese alla lotta con Metis, ma invece la seguì trasformandosi insieme a lei. La loro battaglia durò giorni e notti, entrambi mutando forma. Alla fine, Zeus si tramutò in un’aquila e la stremata Metis decise di arrendersi. Si trasformò in un piccolo insetto e si posò sulla mano di Zeus. Attraverso la sua dimostrazione di coraggio e intelligenza, Metis conquistò il rispetto di Zeus, che le chiese di sposarlo. Insieme divennero una coppia molto importante tra gli dèi, e la loro figlia, Atena, divenne la dea della saggezza e della guerra strategica. La leggenda di Zeus e Metis ci insegna l’importanza del rispetto e dell’uguaglianza, sia tra gli dèi che tra le persone. Rappresenta un simbolo di convivenza pacifica e di considerazione degli altri, e ci ricorda l’importanza di trattare con rispetto coloro che ci circondano.
  9. Seconda riscrittura da parte di Canva Scrittura Magica: Zeus non si arrese nella sua lotta con Metis e la inseguì, trasformandosi insieme a lei. I due combatterono per giorni, cambiando forma continuamente. Alla fine, Zeus si mutò in un’aquila e la stremata Metis si arrese, diventando un piccolo insetto e posandosi sulla mano di Zeus.
Attraverso la sua abilità e coraggio, Metis guadagnò il rispetto di Zeus, che la chiese in sposa. Insieme diventarono una coppia importante tra gli dèi, e la loro figlia, Atena, diventò la dea della saggezza e della guerra strategica.
La leggenda di Zeus e Metis ci insegna l’importanza del rispetto e dell’uguaglianza, sia tra gli dèi che tra le persone. Rappresenta un simbolo di convivenza pacifica e di considerazione degli altri, e ci ricorda l’importanza di trattare gli altri con rispetto.
  10. Invio dei testi via WhatsApp
  11. Adattamento finale da parte di una delle destinatarie dell’intermediazione con i dispositivi digitali: si trasformò anche lui, seguendola. La lotta tra Zeus e Metis andò avanti per giorni e notti, con entrambi che cambiavano forma. Alla fine, Zeus si trasformò in un’aquila e Metis, esausta, decise di arrendersi. Si trasformò in un piccolo insetto e si posò sulla mano di Zeus. Zeus vide quanto fosse coraggiosa e intelligente e le chiese di sposarlo. Metis accettò e divennero una coppia molto importante tra gli dei. Ebbero una figlia chiamata Atena, che divenne la dea della saggezza e della guerra strategica.

11bis. Adattamento finale da parte dell’altra destinataria dell’intermediazione con i dispositivi digitali: continuò a insistere giorno e notte finché Metis non poté far altro che arrendersi e si trasformò in un fiore che Zeus colse e tenne con sé come un oggetto prezioso. Zeus era innamorato della bellezza e del coraggio di Metis se voleva sposarla. Insistette così tanto che Metis alla fine accettò e, dopo un po’ di tempo, ebbero una figlia, la dea Atena della sapienza, della guerra e dell’intelligenza.

Lettrici e lettori giudichino ora del tutto liberamente se, di fronte a una proposta di “scrittura-grugnito”, si sia verificata a un’orribile e imperdonabile truffa o se invece ci troviamo in una delle fattispecie raccolte nello schema che segue, ovvero la delega a un assistente artificiale di un compito che si deve essere capaci di valutare per efficacia rispetto ai propri obiettivi e – addirittura! – per congruenza con le proprie effettive capacità.