L’alfabeto della lingua

0gn-lingua-gessetti

Un tempo in diversi Paesi europei le più remote località erano raggiunte dai ‘colporteurs’, venditori ambulanti che offrivano le più svariate tipologie della cosiddetta ‘letteratura di colportage’, libretti morali, immagini e stampe, testi di canzoni, testi religiosi, storie cavalleresche e romanzi diffusi a puntate.

Oggi le tecniche di diffusione sono molto più raffinate, ma è con lo stesso spirito che come Gruppo Nazionale Lingua MCE intendiamo diffondere un’idea di lingua e di educazione linguistica di cui si riscontra un gran bisogno- e una grande assenza- nella scuola.
Si tratta dell’idea di lingua delineata nel Manifesto ‘Educare alla parola’, nelle ‘Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica’ del Giscel, nelle pubblicazioni curate dal MCE nelle collane Narrare la scuola e RicercAzione.
Contiamo con ciò di contribuire a fare chiarezza sulle teorie, esplicite e implicite, che stanno alla base delle molteplici modalità con cui nella nostra scuola è stata e viene ‘insegnata’ la lingua italiana.
Nella varietà e diversità di teorie, modelli, pratiche, abbiamo scelto una serie di ‘voci’ che pensiamo possano aiutare l’insegnante ad orientarsi e a scegliere, nella scuola, approcci e percorsi con consapevolezza.
L’insieme consiste in una serie di  fascicoli, ciascuno contenente alcune  ‘voci’.
Si parlerà del progetto nel corso del webinar in programma per il giorno 11 marzo con inizio alle ore 17.30.

In apposita pagina del nostro sito che raccoglie materiali e documentazione sono disponibili i primi 2 volumi dell’Alfabeto, in formato PDF

Per iscriversi, compilare il form disponibile qui

MARIO LODI, MAESTRO, INTELLETTUALE E SCRITTORE

libro_meda
Il libro ripercorre l’avventura umana e culturale del celebre maestro del Vho di Piadena.
Fra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, Mario Lodi rivoluzionò il modo di concepire la scuola, che grazie ai suoi innovativi metodi di insegnamento diventò uno strumento di emancipazione e un luogo d’affermazione dell’infanzia come stagione dell’autorevolezza cognitiva e creativa. Il volume restituisce il profilo completo di un insegnante che fu, nello stesso tempo, un intellettuale militante, un sensibile scrittore, un saggista di straordinaria incisività in un periodo della storia italiana, animato da tensioni e contrasti, durante il quale credere nella scuola equivaleva a pensare di poter cambiare il mondo.
Ne parleremo con
Juri Meda e Francesco Tonucci, curatori del volume
Susanna Barsotti, autrice di un importante contributo sul tema “Dalla scrittura collettiva all’invenzione di storia”
nel corso di un incontro on line in programma il 23 aprile 2024 con inizio alle ore 17.30

Per iscriversi compilare il form disponibile qui.

Incontro sul tema GIOCARE CON LA LINGUA

Nell’ambito delle proprie attività di formazione rivolte ai docenti, l’associazione propone un incontro on line sul tema

Giocare e riflettere sulla lingua

Il webinar è rivolto in particolare alle insegnanti della Scuola dell’Infanzia e ai docenti che lavorano nella prima classe della Scuola Primaria ed è condotto dalla nostra esperta Riccarda Viglino

Calendario 
12 marzo  2024 ore 17.15/19.15

L’incontro si svolgerà on line, sarà registrato e messo a disposizione degli iscritti.
Verrà rilasciato attestato di partecipazione.
Per partecipare è necessario essere iscritti alla Associazione.
Se non sei iscritto/a puoi farlo seguendo le indicazioni che trovi in altra pagina del sito

Per prendere parte all’incontro compilare il form disponibile qui.

 

Pedagogia Freinet, un webinar introduttivo

La pedagogia Freinet nasce dall’esperienza del maestro francese Célestin Freinet ed è diffusa in molti Paesi, compresa l’Italia. Il suo principio di fondo è la cooperazione, che non è il semplice aiuto reciproco ma un modo di mettere in relazione il progresso di ogni allievo (la sua emancipazione) con quello del collettivo (classe e scuola).
I suoi corollari riguardano diversi ambiti
Autonomia
Lavorare per progetti
Lavorare per problemi
Pedagogia differenziata
Valutazione formativa
Materialismo pedagogico

Ne parleremo con il ricercatore e pedagogista Enrico Bottero, autore di diversi testi sull’argomento, nel corso di un incontro on line in programma il 4 aprile 2024 con inizio alle ore 17.30

Per iscriversi compilare il form disponibile qui.

Cattedra inclusiva: una proposta per formare tutti i docenti

Nella scuola i processi di inclusione stanno segnando il passo.
I motivi sono tanti e non facili da analizzare ed evidenziare.
Anche per questo è difficile individuare soluzioni adeguate.
C’è chi pensa che basti aumentare il numero dei docenti di sostegno e degli altri operatori (assistenti e così via).
Ma c’è chi ritiene che si debba intervenire seriamente sul tema della formazione dei docenti.
Un mese fa un gruppo di esperti ha presentato un testo di proposta di legge che propone il modello della “cattedra inclusiva”.
Per approfondire la questione l’Associazione organizza un incontro con 4 di loro:

Evelina Chiocca, presidente nazionale CIIS

Paolo Fasce, dirigente scolastico
Raffaele Iosa, ex ispettore tecnico
Massimo Nutini, ex dirigente di enti locali

Il webinar è in programma per il giorno 22 marzo alle ore 17.15.
Per partecipare è necessario iscriversi mediante il form disponibile qui.

Dall’io al noi. Città e scuola per una educazione alla responsabilità

La costruzione di contesti cooperativi e l’organizzazione di proposte e strumenti di cui assumersi la responsabilità (piani di lavoro, giornalino scolastico, trasmissioni radio e TV, costruzione della conoscenza attraverso il dialogo, il confronto e la ricerca, la documentazione) sono le vie maestre, in tutti gli ordini di scuola, per promuovere la partecipazione di ragazzi e ragazze. Ma non è sufficiente a costruire cittadinanza se nel territorio non c’è apertura a forme di democrazia partecipativa. Organismi rappresentativi come i Consigli delle ragazzi e dei ragazzi, se non sono mortificati riducendoli a fiori all’occhiello per gli adulti, possono contribuire a progettare e modificare gli spazi urbani e la coesione sociale delle città.

Di tutto questo parleremo in un webinar in programma per il 4 marzo (inizio ore 17.30)
al quale prenderanno parte alcuni degli autori del volume Dall’io al noi. Città e scuola per una educazione alla responsabilità.
Gli autori interloquiranno con Enrico Bottero, pedagogista e ricercatore, studioso di Pedagogia Freinet
Per iscriversi compilare il form disponibile qui.

Il “Castello non c’è più”. Il Carnevale di Ivrea tra storia e leggenda

Dalla classe IIIB della primaria di Pavone Canavese riceviamo questo piccolo lavoro che pubblichiamo per far conoscere a tutti i nostri lettori un frammento della storia del Carnevale di Ivrea, uno dei più celebri d’Italia.
Il lavoro è stato svolto nell’ambito di un concorso promosso a livello locale

castello_non_cepiu“Il Castello non c’è più” è la frase simbolo della Canzone del Carnevale, che racchiude nelle sue strofe la storia del Carnevale di Ivrea dove  storia e leggenda si intrecciano.
Il Carnevale, per gli eporediesi, non è solo la  “Battaglia delle arance”, ma è anche una grande festa che celebra la ribellione di un popolo. Si ricorda, infatti, una battaglia popolare avvenuta nel Medioevo e le gesta della protagonista di questa battaglia Violetta, la figlia di un mugnaio.
Alla fine del XII secolo Ivrea era controllata da Ranieri di Biandrate, marchese del Monferrato, visto dalla cittadinanza come un “tiranno”. Nel 1194  la popolazione eporediense prese  d’assalto il castello di San Maurizio, detto il Castellazzo, dove il marchese risiedeva, cacciandolo.
Su questa vicenda venne costruita la leggenda di Violetta, la figlia di un mugnaio che, giovane  sposa, non si sarebbe sottomessa al rito dello ius primae noctis imposto da Ranieri, il quale pretendeva di passare la prima notte di nozze con le spose dei suoi domini. Violetta nascose un coltello sotto il  vestito e, una volta rimasta sola con l’uomo, lo uccise annunciando la fine della tirannia e istigando il popolo alla rivolta e a distruggere il castello simbolo di un tiranno despota e crudele.
Fu la fine della tirannia e l’inizio della libertà.
Finalmente il popolo era libero e …. IL CASTELLO NON C’È PIÙ!

E questo è il poster della IVB della primaria di Pavone
carnevale_pavone_ivb

Scuola bene comune

scuola_bene_comuneL’associazione propone ai docenti interessati un webinar con il filosofo dell’educazione Aluisi Tosolini, autore del recente volume Scuola bene comune.

Il sistema educativo, a livello sia italiano che mondiale, vive un periodo di grande difficoltà: gli anni della pandemia hanno evidenziato le enormi disparità esistenti in tema di rispetto del diritto all’istruzione per tutti.
Si tratta di evidenze che segnalano l’incapacità, da parte del sistema formativo, di rispondere alle sfide del nostro tempo e, tra queste, alla sfida della costruzione della pace.
Aluisi Tosolini, tra i massimi esperti di dialogo interculturale e inclusione scolastica, analizza la situazione attuale e spiega perché sia necessario raccogliere queste sfide per costruire ambienti di apprendimenti, spazi di interazione, luoghi di crescita di cittadini che assumono consapevolezza e responsabilità con la riflessione sulle competenze necessarie per la cultura della democrazia.

Il webinar è in programma per il giorno 13 febbraio alle ore 17.15.
Per partecipare è necessario iscriversi mediante il form disponibile qui.

Rodari e la grammatica della fantasia

libro_roghiNon c’è insegnante italiano che non conosca Gianni Rodari e le sue straordinarie “invenzioni”, dalle favole alle filastrocche.
Ma Rodari è stato anche un grande “teorico” della scrittura convinto come era che fosse necessario scoprire una «Fantastica» – così come esiste una logica – e cioè una disciplina che studi «l’arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo».
Il fine di questa disciplina non sarà una scienza astratta, ma principalmente il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia; che sono cento capacità da non ridurre ad una; dotati di un senso della possibilità da affiancare non cancellare con il senso della realtà.
La sua teoria sta tutta nel libro “Grammatica della fantasia”, pubblicato più di mezzo secolo fa ancora attualissimo; un libro che ogni insegnante dovrebbe conoscere e utilizzare non per fare in modo che tutti i bambini e tutte le bambine imparino ad usare al meglio i propri mezzi espressivi.
“Non perché tutti siano artisti – come diceva Rodari – ma perché nessuno sia schiavo”.
Di questo parleremo con Vanessa Roghi, studiosa del mondo scuola italiana e autrice di un recente libro su Rodari e sulla sua “grammatica”.
L’incontro si svolgerà on line
mercoledì 14 febbraio ore 17.30
Per iscriversi è necessario compilare il form disponibile qui

Che fine ha fatto l’educazione civica o alla cittadinanza – I MATERIALI

Mettiamo qui a disposizione i materiali dell’incontro svoltosi il 18 gennaio 2024

In assenza di un monitoraggio e di risposte da parte del MIM alla fine del triennio di sperimentazione e di fronte alle esigenze di dialogo, confronto tra scuole, risposte, viste le sperimentazioni largamente positive, ma anche le criticità più volte lamentate da docenti e referenti, il seminario si è interrogato sulla legge 92/19 e sui suoi difetti, ha fatto dialogare i docenti ed i referenti ha evidenziato le criticità emerse della legge e della sperimentazione.

REGISTRAZIONE DELL’INCONTRO DEL 18.01.2024

Rodolfo Marchisio (Formatore e autore)
Che fine ha fatto l’Educazione Civica (alla cittadinanza). Dicono i referenti.
Quattro anni di osservazioni empiriche

Tatiana Arrigoni (Iprase – Trento)
Educazione civica (alla cittadinanza)
Indagine sulla esperienza del Trentino

La parola alle scuole

IC Pinè (TN)  – Sara Anesi 
Viviamo insieme la disabilità

IC Pavone (TO)  Cristina Calvi
Le settimane della Educazione civica

IIS Guetti Tione (TN) Paola Ferrari, Samuele Bizzarri      
A suon di parole: progettocriticita’

IIS Volterra S- Donà del Piave (VE)    – Morena De Poli + 2 allievi
Una diversa lettura della Costituzione, Carta canta
ALLEGATO 1
ALLEGATO 2

Dibattito
Punti di  forza e di criticità, proposte per superarle: strutturare di più la “materia”, porre dei imiti e dei paletti, destinare ore e spazi extracurricolari alla programmazione valutazione, continuare a confrontarci tra scuole ed enti.