di Aluisi Tosolini
Ieri 3 aprile ad Assisi – come spiega un comunicato dello stesso Ministero dell’Istruzione e del Merito – il ministro Valditara ha commentato l’approvazione unanime della VII Commissione della Camera della risoluzione Latini, che impegna le scuole italiane a promuovere percorsi di approfondimento sul Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi, trasmettendone i valori universali alle nuove generazioni definendolo
“Un passo concreto verso un’istruzione che riscopre le radici della nostra storia e che forma cittadini consapevoli.” Ed ha aggiunto: “Nell’anno dell’Ottavo Centenario dalla sua composizione, il Cantico torna protagonista nelle scuole. È una pietra miliare della nostra letteratura e reca un messaggio straordinariamente attuale. San Francesco ci insegna a guardare il mondo con gratitudine e rispetto, riconoscendo nella natura un dono prezioso di cui prenderci cura”.
Scrivo qui di seguito piccolissime note a margine.
- Sono davvero felice che anche il Ministero avvii percorsi collegati al Cantico delle creature di san Francesco. Da anni, ad esempio, le scuole di pace, propongono dal 2019 un importante percorso didattico (Sui passi di Francesco) che si fonda proprio sulla cura del creato e sulle relazioni di pace. Dal nostro punto di vista il Cantico è sempre stato protagonista, come da sempre è inserito nelle antologie scolastiche
- Dieci anni fa è stata pubblicata l’enciclica di Papa Francesco intitolata Laudato Si che ha come sottotitolo “sulla cura della casa comune”. L’enciclica scrive cose importantissime sia sulla guerra e sulla pace che sulla politica e sull’impegno ecologico condannando ad esempio il paradigma tecnocratico (Si veda il punto 111: “A nulla ci servirà descrivere i sintomi, se non riconosciamo la radice umana della crisi ecologica. Vi è un modo di comprendere la vita e l’azione umana che è deviato e che contraddice la realtà fino al punto di rovinarla. Perché non possiamo fermarci a riflettere su questo? Propongo pertanto di concentrarci sul paradigma tecnocratico dominante e sul posto che vi occupano l’essere umano e la sua azione nel mondo”).
- Senza essere hegeliano direi che collegando il punto 2 e il punto 1 viene automatico riferirsi alle nuove linee guida di educazione civica dove, ad esempio, appare (dal nulla, visto che non era presente nella legge 92/2019) il concetto di crescita economica (punto 2 delle linee guida: SVILUPPO ECONOMICO E SOSTENIBILITÀ- È importante educare i giovani ai concetti di sviluppo e di crescita….) che è agli antipodi del concetto di sostenibilità e nulla ha a che fare con la logica del Cantico delle creature (e non solo per motivi storici).
- Da ultimo non posso che riflettere sulla ossessione del ministro che è costantemente alla ricerca delle radici della nostra storia (credo che con nostra intenda italiana).
In questa ossessione anche il cantico delle creature viene arruolato nel difficile compito di radicare l’identità nostra. Che poi, emblematicamente, lo stesso comunicato del ministero dica nello stesso giri di frasi che il Cantico fonda la nostra identità ma trasmette anche valori universali mi obbliga a chiedermi se la nostra identità sia una identità universale (che, al di là della possibile eccessiva presunzione, renderebbe inutile il concetto di nostra !) oppure, al contrario, che cosa ci sia di non universale nella nostra identità. In sostanza un ginepraio concettuale.
Insomma siamo alle solite: un ministro della repubblica italiana, che porta appuntato alla giacca il simbolo della Lega, ovvero una stilizzazione di Alberto da Giussano che come è noto non è mai esistito ed è una pura invenzione storiografica, è ossessionato dalla ricerca delle radici (italiane o lombarde o del Nord? mi sfugge..) e dal nostro collocarsi dentro il mitico occidente (di cui, pare, siamo parte e che forse propugna valori universali, andrebbe chiarito).
Chissà cosa ne pensa San Francesco ! Lo stesso che depose le armi, abbracciò i lebbrosi, incontrò il Sultano al-Malik al-Kamil. E proprio questo incontro ha ispirato il “Documento sulla fratellanza umana” firmato da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar e che è richiamato più volte nella enciclica “Fratelli tutti” del 3 ottobre 2022. Ecco: fratelli tutti. Un valore universale
PS: ad Assisi il Ministro ha anche lanciato l’orchestra nazionale dei licei Musicali. Non posso che applaudire a questa iniziativa che da coordinatore nazionale delle rete dei licei musicali e coreutici ho già curato realizzando in periodo pre-covid e per due anni consecutivi uno stage orchestrale al Castello Caetani di Sermoneta cui hanno partecipato oltre 60 studenti provenienti dai licei musicali di tutta Italia.
Buona strada all’Orchestra dei Licei Musicali !