Pensiero critico e Intelligenza Artificiale Generativa

di Patrizia Malausa

Il Debate come risposta educativa per l’integrazione consapevole e funzionale dell’IAG nella didattica

1. Introduzione

L’avvento dell’Intelligenza Artificiale nella didattica – con strumenti sempre più accessibili e pervasivi come ChatGPT, Gemini, Claude – pone alla Scuola una sfida urgente e radicale: come formare studenti e studentesse veramente autonome e ‘pensanti’, capaci non solo di usare, ma di com-prendere, valutare, mettere in discussione e integrare criticamente quanto viene loro proposto da un’Intelligenza Artificiale?

L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale Generativa (IAG) nei più svariati contesti della vita sociale, ma soprattutto nei contesti didattici-educativi rappresenta una delle trasformazioni più significative della Società contemporanea ma, soprattutto, della Scuola contemporanea che quella Società contribuisce a formare. Strumenti come ChatGPT, Gemini, Claude, Copilot hanno reso l’accesso alla Conoscenza rapido e personalizzato, e tuttavia pongono interrogativi pedagogici urgenti: che ruolo ha ancora l’insegnamento in una Società dove le risposte sono alla portata di tutti, immediate, automatizzabili? Quali Conoscenze vanno consolidate (e come?) e quali Competenze vanno sviluppate (e come?) per non correre il rischio di dipendere passivamente da ciò che l’IA genera, e da macchine generatrici di linguaggio e, forse, anche di pensiero?

In questo quadro socio-culturale in velocissima trasformazione/evoluzione, in cui ‘essere umani’ – per dirla con il mai superato Fernando Savater – diventa ancora e sempre più ‘un dovere’ e un obiettivo finale – mai un dato di fatto -, metodologie didattiche-educative veramente innovative, attive e trasformative, si configurano come estremamente necessarie, ormai irrinunciabili: in effetti, appare chiaro che non si può più rimanere impassibili osservatori, analisti ancorati a posizioni sin qui solide e funzionali, in attesa di vedere cosa accadrà… Perché tanto, tantissimo, sta già accadendo – che lo si veda o meno nelle aule scolastiche.

Ecco allora che metodologie didattiche-educative veramente innovative, attive e trasformative possono venire in aiuto: il Debate nei diversi formati, come il formato World Schools (WSD) si configura non solo come una pratica didattica innovativa, ma come una metodologia pedagogica essenziale per lo sviluppo e/o il recupero del Linguaggio complesso e articolato, e per lo sviluppo del pensiero analitico-critico, argomentativo e riflessivo, elementi sempre più rilevanti anche nei documenti ministeriali (si vedano le Linee guida MIM per le competenze digitali), che ora si possono avvantaggiare con l’apporto e l’integrazione consapevole e mirata dei nuovi strumenti basati sull’IAG.

‘Integrazione consapevole e mirata’ significa che la Scuola, intesa nel senso più ampio del termine, in uno sforzo dinamico di apertura verso il cambiamento epocale in atto può – e deve – decidere di non temere i nuovi strumenti già ampiamente utilizzati da giovani generazioni – spesso molto avanti alla Scuola stessa -, ma può – e deve – farli propri nella maniera più funzionale, efficiente e efficace sulla base di obiettivi ben strutturati, chiari e condivisi.

Una riflessione teorico-pratica si impone, dunque, sull’integrazione dell’IAG nella didattica proprio attraverso la metodologia attiva e trasformativa del Debate – disciplinare e interdisciplinare: esperienze formative e sperimentali avviate in Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle attività dell’Accademia di Argomentazione e Debate del Friuli Venezia Giulia DeA FVG APS, dei Club di Debate bilingue del Liceo ‘Caterina Percoto’ di Udine, della rete di scuole che aderiscono – in convenzione – con la DeA FVG APS possono venire in aiuto e dare risposte interessanti.

2. Il World Schools Debate: struttura e valore pedagogico

Il World Schools Debate (WSD) è un formato competitivo di dibattito regolato riconosciuto a livello internazionale, adattabile e ampiamente adattato e adottato in ambito scolastico in quanto metodologia didattica-educativa estremamente efficace. Nel W.S.Debate due squadre, composte da tre/quattro studenti/esse, si confronta su una mozione formulata in modo chiaro e bilanciato, con turni strutturati di intervento (discorsi costruttivi, confutazioni, riepilogo, arringhe finali). Il formato prevede ruoli precisi assegnati ai singoli Debater, e valutazioni basate su contenuto, stile e strategia.

Sul piano metodologico-didattico, il W.S.Debate si configura in realtà come un ambiente di apprendimento autentico, in cui gli studenti e le studentesse:

  • sviluppano abilità di ricerca, selezione e verifica delle fonti;
  • allenano capacità di analisi, sintesi, valutazione, creazione, nella costruzione e decostruzione di argomentazioni e contro-argomentazioni logiche, lineari, efficaci;
  • imparano a gestire la collaborazione attiva e partecipata, e la comunicazione efficace (ascolto attivo, comunicazione/interazione), anche in contesti multilingui;
  • sono esposti a prospettive plurali, disciplinari e interdisciplinari.

Il valore pedagogico del Debate è ormai riconosciuto in numerosi studi internazionali e trova fondamento anche nelle competenze trasversali delineate nel CEFR-CV Common European Framework of Reference-Companion Volume (2018-2020), e nel DigCompEdu (EU, 2017), in particolare quelle relative al pensiero critico, alla collaborazione e comunicazione anche multimediale-multimodale, e alla produzione consapevole di contenuti digitali.

3. L’IAG come sfida pedagogica: verso l’analisi, la sintesi e la valutazione comparatistica.

L’Intelligenza Artificiale Generativa è in grado di produrre testi argomentativi, riepiloghi, tesi, controtesi, perfino discorsi per un Debate strutturato: tuttavia, la sua affidabilità, profondità, aderenza contestuale sono variabili e vanno sempre verificati. Per questo motivo, l’integrazione dell’IAG nella didattica richiede un approccio critico e riflessivo, che tenga conto di:

  • bias e generalizzazioni insite nei modelli linguistici;
  • rischi di dipendenza cognitiva e deresponsabilizzazione;
  • opportunità di potenziamento delle capacità analitiche/critiche e di analisi comparatistica quando l’IAG è usata come strumento, non come sostituto.

La scuola non deve, dunque, proibire l’uso dell’IA: al contrario, deve aprirsi all’imprevedibilità della Realtà complessa in cui viviamo, accoglierne i rischi per scoprirne le potenzialità, in uno sforzo di com-prensione generativo di nuovi e più profondi significati attraverso lo studio approfondito, la sperimentazione consapevole e mirata, e la formazione di studenti e studentesse capaci di interagire criticamente proprio con l’IAG stessa. Ed è proprio in questo punto che il Debate diventa una metodologia chiave.

4. Integrazione tra IAG e W.S. Debate nella didattica disciplinare: non solo Conoscenze!

L’incontro tra IAG e World Schools Debate apre prospettive interessanti per la didattica delle discipline, sia in termini metodologici sia cognitivi. Il Debate si presta in modo naturale ad attività interdisciplinari e trasversali, in cui le competenze linguistiche, argomentative e digitali si intrecciano.

L’IAG può essere integrata:

  • nella fase di preparazione del dibattito: l’IAG può aiutare nella generazione di tesi, brainstorming di argomentazioni, esplorazione di controtesi, analisi comparatistica per l’individuazione di ‘punti di scontro’; ricerca e verifica delle fonti;
  • nella fase di rielaborazione: revisione e comparazione stilistica, simulazione di repliche, analisi retorica dei discorsi;
  • nella valutazione: riflessione metacognitiva sul ruolo della macchina nella costruzione della Conoscenza e della effettiva/efficace Competenza Comunicativa…

Nella pratica didattica, questo significa passare da un uso passivo o – peggio – sostitutivo dell’IAG a un impiego dialogico e critico/analitico, dove l’Intelligenza Artificiale diventa interlocutore da utilizzare, analizzare, verificare, confrontare, stimolo e oggetto di riflessione.

Il format W.S.Debate, con la sua rigidità strutturale e la necessità di costruire discorsi solidi, argomentazioni e contro-argomentazioni valide, si presta particolarmente a discipline come storia, filosofia, educazione civica, lingue straniere, scienze sociali e STEM, dove la complessità dei temi e la pluralità delle prospettive sono centrali.

5. Esperienze sperimentali in Friuli Venezia Giulia

5.1 Accademia di Argomentazione e Debate del FVG APS

Nell’anno scolastico 2024-2025, l’Accademia di Argomentazione e Debate del Friuli Venezia Giulia APS ha promosso percorsi di formazione rivolti a docenti delle scuole secondarie, focalizzati anche sull’integrazione dell’IAG nella didattica attraverso il Debate.

I percorsi hanno previsto:

  • moduli introduttivi sull’IA Generativa e le sue implicazioni epistemologiche;
  • laboratori per la scrittura di mozioni complesse e ben bilanciate (di fatto, di valore, di policy);
  • attività simulate di Debate con un uso consapevole di ChatGPT, Claude, Gemini;
  • confronto e riflessione metacognitiva sui limiti e le potenzialità dell’IAG nel contesto educativo.

Questa esperienza ha evidenziato un’elevata efficacia formativa nell’uso congiunto di metodologie attive e tecnologie emergenti, specialmente quando integrate con attenzione e cognizione di causa a contesti disciplinari.

5.2 Club di Debate bilingui del Liceo ‘Caterina Percoto’ (Udine)

Presso il Liceo Linguistico ‘Caterina Percoto’ di Udine, due Club di Debate pomeridiani, uno in Italiano e uno in Inglese, hanno sperimentato l’integrazione dell’IAG nella preparazione dei dibattiti. Coordinati dalle docenti Patrizia Malausa e Fabiola Di Filippo, i Club hanno svolto attività di:

  • co-creazione di discorsi con Chatbot come ‘sparring partner’;
  • elaborazione di strategie di confutazione a partire da testi generati artificialmente;
  • discussione metalinguistica sul registro e sulla logica argomentativa delle risposte prodotte da IAG…

In questo contesto, il Debate si è rivelato non solo un esercizio retorico, ma uno spazio di analisi e riflessione linguistica, etica e critica, sempre comparata, con un impatto positivo sia sulle competenze disciplinari, in senso lato, sia su quelle digitali.

5.3 Tornei disciplinari e interdisciplinari dell’Associazione DeA FVG APS

L’Associazione DeA FVG APS ha organizzato, anche nell’anno scolastico 2024-2025, un Torneo di Debate a tema disciplinare e interdisciplinare, grazie al finanziamento della Regione Friuli Venezia Giulia: quest’anno l’IAG è stata sia tema di dibattito sia strumento di preparazione. Gli studenti e le studentesse partecipanti a diverse gare, seguiti da docenti e studenti/studentesse Coach, hanno potuto:

  • costruire e comparare linee argomentative interdisciplinari (es. tra italiano e storia, filosofia e tecnologia);
  • usare l’IAG per stimolare ipotesi, fare confronti, espandere esempi e analogie;
  • valutare criticamente l’attendibilità, la solidità, la potenza logica e comunicativa dei contenuti prodotti…

Il Torneo di Debate della DeA FVG APS con – e per – la Regione Friuli Venezia Giulia, così come i Club di Debate del Liceo ‘Percoto’, si sono rivelati laboratori autentici di cittadinanza digitale e sperimentazione cognitiva e metacognitiva, in cui l’interazione con l’IAG è diventata occasione di apprendimento profondo e riflessione collettiva.

6. Discussione e implicazioni didattiche

L’integrazione tra IAG e Debate – in particolare nel formato WSD – propone/apre una via pedagogica sostenibile e significativa all’uso delle tecnologie generative in ambito scolastico. L’approccio non si limita alla tecnica, ma implica un ri-pensamento delle pratiche didattiche, con benefici trasversali:

  • promozione del pensiero critico-analitico e dell’argomentazione motivata attraverso l’analisi comparata delle argomentazioni e contro-argomentazioni;
  • sviluppo della responsabilità individuale e collettiva nell’uso delle fonti e delle tecnologie;
  • rafforzamento della collaborazione tra pari e dell’interdisciplinarità.

Queste esperienze si pongono in linea con le finalità della scuola del futuro delineata nel Piano Nazionale Scuola 4.0, dove si promuove un’“alleanza tra competenze disciplinari, trasversali e digitali”, e con gli orientamenti del Piano d’Azione Europeo per l’Istruzione Digitale (2021–2027).

7. Conclusioni

L’IAG non è un nemico del Sapere, delle Capacità – cognitive e metacognitive – o delle Competenze – comunicative e di interazione in senso generale: l’IAG è strumento e, ancora di più, sfida pedagogica. Perché l’utilizzo consapevole degli strumenti di IAG sia realmente educativo, è necessario che la Scuola affianchi strumenti e metodi critici-analitici a pratiche attive-trasformative in ambienti riflessivi. Il Debate offre una cornice potente e strutturata per educare all’uso consapevole, critico, dialogico/dialettico dell’Intelligenza Artificiale, che permette a studentesse e studenti di crescere nel mondo – e per il mondo – complesso che li aspetta, nel quale dovranno e sapranno non solo usare la tecnologia nelle sue fasi più avanzate e in evoluzione continua, ma sapranno com-prenderla, interrogarla, affrontarla e confrontarla, verificarla…

Le esperienze friulane dimostrano che questa integrazione è non solo possibile, ma già in atto. Occorre ora consolidarla, diffonderla e accompagnarla con ricerca didattica e valutazione continua, affinché l’IAG diventi un alleato del pensiero umano, non il suo surrogato.

Patrizia Malausa
è docente di Lingua e Letteratura Inglese; Referente per la metodologia Debate e formatrice; membro del Team Digitale d’Istituto; co-fondatrice e formatrice dell’Accademia di Argomentazione e Debate del Friuli Venezia Giulia APS; curatrice del Sito Web di Istituto e della raccolta e documentazione relativa al Debate – presso il Liceo ‘Caterina Percoto’ di Udine
patrizia.malausa@liceopercoto.edu.it

 

Loading