di Stefano Stefanel e Aluisi Tosolini
Il Ministro dell’Istruzione Valditara e tutta la macchina burocratica del Ministero dell’istruzione e del Merito da oltre un anno si sono orientati verso la disintermediazione nei rapporti istituzionali con le scuole autonome.
Come si sa l’autonomia scolastica – almeno a parole – non si può toccare, visto che è diventata di rango istituzionale con la modifica attuata attraverso la legge n° 3 del 2001, confermata da un referendum popolare. Ma nei fatti il MIM ha deciso che non sono più le scuole a dover intermediare con studenti e famiglie, ma che ci deve essere una disintermediazione ministeriale per raggiungere le famiglie e l’opinione pubblica senza che le scuole possano dire nulla. Fino ad oggi questa disintermediazione è stata effettuata tramite comunicati stampa, post sui social, dichiarazioni su scenari futuri. A gennaio c’è stata anche una lettera del Direttore generale degli Ordinamenti Carmela Palumbo ai Dirigenti scolastici per favorire le iscrizioni al 4+2, cioè ad una sola delle molte opzioni presenti nelle Scuole superiori. Anche la partita delle Nuove Indicazioni 2025 è stata giocata tutta a livello social e mediatico, soprattutto attraverso personaggi come Ernesto Galli della Loggia che hanno veicolato le idee palesemente di destra che hanno fatto da motore ideologico di Indicazioni Nazionali di stampo sovranista.
Ma da ieri c’è stato un salto di qualità: la pubblicizzazione dello strampalato Piano Estate 2025, cioè di iniziative para-scolastiche che dovrebbero coinvolgere anche Enti locali e Terzo Settore per l’estate e anche oltre, è stato accompagnato da un’intemerata comunicazione diretta ai genitori, prima che ai dirigenti scolatici, attraverso i registri elettronici. Continua a leggere